Split Payment: Le Nuove Disposizioni Contenute Nella C.D. Manovrina 2017

L'art. 1 del D.L. 50/2017, convertito con Legge 96/2017 pubblicata in G.U. del 23 giugno 2017, ha introdotto nel Decreto IVA (DPR 633/1972) nuove disposizioni in materia di scissione dei pagamenti (di seguito anche "Split Payment").

I successivi Decreti del Ministero dell'economia e delle finanze del 27 giugno 2017 e del 13 luglio 2017 (non ancora pubblicato in G.U.) stabiliscono le regole di attuazione delle novità in commento (di seguito "Decreti ministeriali").

Il funzionamento dello Split Payment Il meccanismo dello Split Payment è stato introdotto in Italia nel 2015 al fine di "contrastare i fenomeni di evasione e le frodi IVA" 1, in deroga all'ordinario sistema di applicazione dell'IVA di cui alla Direttiva 2006/112/CE.

Questo meccanismo prevede che il cedente o prestatore di un'operazione soggetta a IVA emetta fattura con l'annotazione "scissione dei pagamenti / split payment ai sensi dell'art. 17-ter del DPR 633/1972" e con addebito dell'IVA, senza tuttavia ricevere la corresponsione dell'imposta in rivalsa da parte del cessionario/committente. L'imposta gravante sull'acquisto effettuato o sulla prestazione ricevuta sarà, infatti, versata direttamente all'Erario dal cessionario/committente.

In sede di registrazione della fattura, il cedente o prestatore annoterà l'IVA nel registro vendite senza che questa ricada nella liquidazione periodica. A tal fine le scritture contabili da adottare prevedono che lo storno - sia dell'importo dell'IVA evidenziato "a debito", sia del credito nei confronti del cessionario/committente - possa essere contestuale oppure successivo alla registrazione della fattura.

I nuovi destinatari dello Split Payment Fino al 30 giugno 2017 la scissione dei pagamenti era applicata nei confronti di alcuni enti pubblici, mentre a seguito delle modifiche intervenute la platea dei soggetti ai quali occorre fatturare con questo meccanismo è stata notevolmente ampliata. Attualmente sono soggette a Split Payment le operazioni effettuate nei confronti di:

società quotate inserite nell'indice FTSE MIB della Borsa italiana 2; amministrazioni pubbliche come definite dall'art. 1, c. 2, della L. 196/2009 (c.d. Legge di contabilità pubblica) 3; società controllate (maggioranza dei voti o influenza dominante) direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri; società controllate (maggioranza dei voti) direttamente dagli enti pubblici territoriali (regioni, province, città metropolitane, comuni, unioni di...

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